Illusione?

Non è un’illusione quello che sta accadendo, sempre secondo i parametri delle nostre percezioni, ammesso che esistano altri universi. Stiamo vivendo un incubo come in molti films. Ora tutti scriveranno libri, autori noti, sconosciuti o maniaci della scrittura. Nasceranno racconti che diventeranno famosi sulla base di marketing ben organizzato. Molti intellettuali, scrittori, giornalisti di chiara fama, dicono che la nostra vita cambierà dopo l’esperienza di questo virus aggressivo. Non credo proprio. Tutti torneranno a fare quelle cose che facevano prima senza se e senza ma. Canzoni sui balconi, cuoricini, lacrime, dolori, sentenze, opinioni, battute più o meno divertenti e paradossali, diventeranno un ricordo. Maghi e sensitivi hanno già segnalato le loro previsioni. Stanno pubblicando i loro testi. Preghiere online rivolte a tutti i santi. Calma. La preghiera è una cosa seria. È raccoglimento, silenzio, unione di menti positive, slancio interiore forte e concentrato fatto di meditazione e comunione spirituale con Dio. Questo vale universalmente per tutta l’umanità che prega. Dio, in una concezione alta e profonda è ovunque. È nell’universo visivo e sconosciuto, è in noi, anche se la nostra mente non lo comprende. È ridicolo se non ironico questo vocio confuso e folle sui cosiddetti social. Cuoricini, paroline sdolcinate, copia e incolla di frasi fatte scopiazzate. Manca il silenzio, o per lo meno una valida comunicazione. Ognuno parla a sé stesso, non comunica. Si compiace dei tanti gradimenti e narcisisticamente pensa a postare un’altra foto corredata da una nuova trovata. Fermiamoci. Tutto passa, se questo tempo esiste. Chissà.


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